
Il territorio della regione Calabria presenta una complessità morfologica ed una vulnerabilità infrastrutturale tra le più alte di Italia. Esso è fortemente esposto a rischi derivanti da diverse topologie di fenomeni naturali: rischio idrogeologico, sismico, erosione costiera. Significativi sono anche il rischio incendi e il rischio desertificazione. D’altro canto in Calabria esiste una forte specializzazione legata alla presenza di una rete di Dipartimenti universitari e Istituti del CNR che operano sui temi della mitigazione dei rischi naturali con un approccio interdisciplinare. Il sistema della ricerca mostra anche una buona rete di collegamenti nazionali e internazionali nell’area dei rischi idrogeologici, sismici, ingegneria marittima. Le dotazioni di attrezzature e infrastrutture di ricerca, già consistenti, sono state ulteriormente potenziate negli ultimi anni.
È dunque prioritario puntare allo sviluppo della conoscenza del territorio, alla messa a punto di approcci di analisi e di intervento innovativi e di sistemi di eccellenza per l’allerta e la gestione delle emergenze. Nel contesto della riduzione dei rischi e impatti ambientali, è emerso con rilevanza il tema delle nuove tecnologie energetiche e del riutilizzo di scarti e rifiuti.
Traiettorie tecnologiche e di sviluppo
L’individuazione delle traiettorie di sviluppo e degli ambiti di intervento tiene conto degli orientamenti internazionali (UNEP) e della consultazione pubblica che ha portato a focalizzare l’area su due priorità: da un lato, l’aumento della resilienza del territorio, dall’altro la valorizzazione delle risorse.
Da queste priorità, discendono le seguenti traiettorie, richiamate sinteticamente nell’info-grafica.

Tecniche, prodotti e dispositivi per l’analisi e valutazione del rischio idrogeologico e degli altri rischi ambientali
Il raggiungimento di un adeguato livello di conoscenza del territorio e valutazione dei diversi fenomeni a livello locale e su scala più ampia richiede: simulazioni con modelli matematici, di laboratorio e in ambiente naturale; tecniche avanzate di indagine idrologica, idraulica, geologica, geotecnica e ambientale; sistemi informativi geografici avanzati; tecniche di rilievo di alta precisione in diversi contesti; tecniche avanzate di telerilevamento e analisi dei dati; metodologie e strumenti per la individuazione di elementi vulnerabili e per l’elaborazione di carte di pericolosità, vulnerabilità e rischio per alluvioni, frane, incendi boschivi, siccità, mareggiate, erosione. Inoltre, l’osservazione in real time dell’evoluzione di fenomeni naturali legati ai rischi ambientali, richiede sistemi di monitoraggio efficaci ed efficienti che integrano competenze di elettronica, informatica e telecomunicazioni per la messa a punto di reti di rilevazione intelligenti.
Dispositivi, sensori e soluzioni per la protezione antisismica del territorio
La tematica affronta la prototipazione, realizzazione e certificazione di dispositivi antisismici nel campo dell’edilizia e delle infrastrutture, la caratterizzazione meccanica e prestazionale di materiali innovativi e di sistemi di rinforzo strutturale nelle costruzioni esistenti. Inoltre, considera anche l’organizzazione e condivisione della rete di trasmissione dati, l’integrazione di sistemi di monitoraggio visivo. Tali dispositivi e reti devono sostenere lo sviluppo quantitativo e qualitativo del modello di monitoraggio dell’Osservatorio Sismico delle Strutture che, in Calabria, potrebbe sviluppare potenzialità di ramificazione capillare, trasformandolo da sistema campionatorio in un sistema di monitoraggio continuo e di supporto all’operatività dell’emergenza post-sisma.
Sistemi di allerta precoce e gestione dell’emergenza legata ai rischi ambientali
I sistemi di early warning integrano i componenti di analisi e monitoraggio con modelli di preannuncio, con sistemi di supporto alle decisioni e con sistemi di comando e controllo fino ad arrivare, per la gestione dell’emergenza, alla realizzazione di sale operative, ai sistemi mobili per la rilevazione in emergenza, all’analisi e alla gestione di infrastrutture (es. per la mobilità e i trasporti), aree e dinamica delle folle in situazioni critiche.
Nuove tecnologie energetiche e riutilizzo di scarti e rifiuti per ridurre l’impatto ambientale
La traiettoria comprende: nuove tecnologie energetiche per la produzione di energia da fonti rinnovabili, per la distribuzione e per lo stoccaggio, sistemi e tecnologie per la gestione dei rifiuti e per il recupero degli scarti civili e industriali che promuovano un uso più razionale delle risorse e una riduzione delle emissioni nocive nell’ambiente.
Il progetto Maitan risulta pienamente coerente con le Aree di Innovazione ed in particolare rientra in quattro Traiettorie Tecnologiche individuate nella S3 – Smart Specialization Strategy Calabria:
– Area di Innovazione “Ambiente e rischi naturali”
- Tecniche, prodotti e dispositivi per l’analisi e valutazione del rischio idrogeologico e degli altri rischi ambientali;
- Dispositivi, sensori e soluzioni per la protezione antisismica del territorio;
- Sistemi di allerta precoce e gestione dell’emergenza legata ai rischi ambientali.
– Area di Innovazione “ICT e Terziario Innovativo”
- Ecosistemi digitali (sistemi complessi di servizi a valore aggiunto, pervasive business intelligence su Big Data, Open Linked Data) anche mediante l’adozione di Internet of Things
La piattaforma MAITAN, grazie al massiccio sfruttamento di micro-sensori (MEMS), consentirà da un lato di mettere in atto tecniche volte a ridurre il rischio idrogeologico e sismico, consentendo di ottimizzare la pianificazione territoriale e la gestione delle emergenze, e rappresenterà, d’altra parte, una rete di “things”, ovvero dispositivi intelligenti in grado di generare grandi quantità di dati eterogenei (Big Data), che saranno memorizzati ed analizzati nel sistema informatico di monitoraggio.
In particolare:
– Il sistema di monitoraggio fisico potrà essere utilizzato su differenti tipologie di target strutturali e non, e sarà caratterizzato da un’architettura modulare in grado di ospitare sensori MEMS, rispondendo al meglio a quelle che sono le esigenze di analisi e valutazione dei rischi ambientali ed in particolare di quello idrogeologico. L’uso del sistema in particolari condizioni (per esempio scenari post-sisma) permetterà la valutazione della vulnerabilità residua delle strutture facilitando interventi dei corpi dei VV.FF. e/o della Protezione Civile anche grazie alla sua estrema facilità di messa in opera e di utilizzo. Ancora, la possibilità di stabilire soglie di misura dei parametri strutturali e/o ambientali lo renderà uno strumento estremamente adatto all’allerta precoce e alla gestione dell’emergenza legata ai rischi ambientali;
– Il sistema di monitoraggio informatico sarà caratterizzato da meccanismi per lo storage di grandi quantità di informazioni e di elaborazione distribuita, che consentiranno il calcolo in tempo quasi reale dei parametri di rischio idrogeologico e sismico, consentendo l’attuazione di logiche di allerta precoce.
Sul portale della Regione Calabria è presente una sezione dedicata alla Smart Specialisation Strategy relativa all’area d’innovazione Ambiente e Rischi Naturali.
https://calabriaeuropa.regione.calabria.it/website/s3/areeinnovazione/ambiente/